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Protesi fissa su impianti Toronto Bridge

Protesi Fissa su impianti - Francesco Saba | Cliniche Odontoiatriche a Roma

La protesi fissa avvitata ad impianti dentali è in grado di sostituire un’intera arcata. È possibile fissarla attraverso la tecnica All on four, cioè su 4 impianti o alla tecnica all on six, cioè su 6 impianti. La decisione della tecnica da utilizzare spetta al medico in funzione della qualità e della quantità del tessuto osseo dell’arcata.

Come si applica?

Come prima cosa vengono inseriti gli impianti, dopodiché viene fissata una protesi provvisoria. Poi si passa alla fase conclusiva, cioè alla costruzione della protesi definitiva. In media, i risultati migliori si ottengono aspettando 3 mesi per la guarigione completa dei tessuti gengivali ed ossei. La protesi definitiva viene realizzata dopo aver preso un’impronta di precisione e dopo ulteriori passaggi necessari ad armonizzare sia l’occlusione che l ‘estetica della stessa.

La Toronto Bridge è dotata di “gengiva artificiale” detta anche flangia in resina la cui  funzione principale è quella di supplire alla mancanza di osso e di tessuto gengivale e dare un resa estetica ottimale.

Vantaggi

– È la soluzione ideale per arcate edentule o comunque con pochissimi denti e può sostituire la dentiera mobile. Essendo saldamente ancorata agli impianti osteointegrati, il paziente non avrà nessun problema di movimento della protesi durante la masticazione.

– È possibile ottenere i denti nuovi nell’arco di 3/5 ore. Questa tecnica si chiama carico immediato, ma è importante sapere che si può adottare solo se il chirurgo riscontra nella strutture ossea determinate qualità. Se non si può ricorrere al carico immediato, subito dopo l’intervento viene fissata una protesi provvisoria e solo ad osteointegrazione avvenuta, verrà applicata quella definitiva. Il paziente in entrambe le soluzioni uscirà sempre dall’ambulatorio con una protesi che gli consentirà di mangiare e di fare vita sociale

– L’intervento chirurgico può essere effettuato tranquillamente in ambulatorio, anche in sedazione cosciente con l’assistenza di un medico anestesista.